ISPI e l'ONU, Bocconi amari

Di Un oggettivista

Sono reduce da due giorni di lezioni all'ISPI sulle missioni di
Peacekeeping dell'ONU. Si, di quegli ambienti simpatici, con tanta gente in
giacca e cravatta, tutti che parlano di relazioni internazionali e guerra.
Poi ti arriva un dirigente ONU, giovane, muscoloso e abbronzato, pizzo
perfetto, sorriso a 40 denti e battuta pronta ("uè, uno stagere della
Bocconi - sempre e solo della Bocconi sono gli stagere, è un caso? - aveva
puntato su una stagere svedese. Ecco, se la invitava a cena quello è un
incontro bilaterale. hahahaha") che ti fa vedere un documentario su quant'è
bella l'ONU e quanto rende il mondo migliore. Colonna sonora di Sting,
immagini di bambini negri che vengono vaccinati, bambini cinesi che giocano
a bocce, donne in chador che studiano qualcosa al microscopio, caschi blu
che accompagnano le vecchiette a votare, campi che vengono coltivati, il
tutto con la bandiera ONU in sovraimpressione. Poi si passa alla
descrizione delle missioni peacekeeping: di fatto, disarmare chi si oppone
ai comunisti. Eh sì: in Salvador i guerriglieri comunisti si sono ribellati
al governo. E allora bisogna intervenire per fermare la violenza della
polizia. E' ovvio! In Nicaragua i guerriglieri sono bianchi, pagati dagli
Americani e si ribellano contro un regime comunista. E allora un
battaglione venezuelano, sotto bandiera ONU, interviene, disarma con la
forza i guerriglieri e distrugge loro le armi con picozza e
fiammaossidrica. Un leader comunista europeo, come Milosevic fa piazza
pulita dei musulmani. E l'ONU è subito pronta a imporre l'embargo totale. A
Milosevic? No: ai musulmani! Poi manda osservatori che giocano a scacchi
con Mladic mentre le truppe di questo fanno piazza pulita dei civili a
Srebrenica. Che tosta che è l'ONU! Mette pace dappertutto. Hanno un motto
bellissimo: "niente pace senza sviluppo". Chiaro no? Prima si sconfiggono
le forze che impediscono lo sviluppo, poi si può pensare alla pace. E poi
giù di episodi personali. Che bello quella volta che eravamo in Salvador,
in una casa di campagna, a parlare con uno dei capi guerriglieri. Pensa che
a uno degli uomini della sua scorta è partito un colpo. Doveva essere
nervoso. E ha fatto saltare un carro armato dei governativi. Gli altri
hanno iniziato a rispondere a cannonate e noi, dopo una decisione presa in
squadra, perché il gioco di squadra vince, abbiamo alzato la bandiera
dell'ONU. E ce ne siamo andati fuori incolumi, noi e i guerriglieri
comunisti con noi. E quella volta che ce ne andammo a mangiare da Franco.
Veniva dalla Svizzera, si è addestrato alla guerriglia urbana a Milano,
quando eravamo tutti giovani e tiravamo bombe spensieratamente nei favolosi
anni '70, poi la missione: andare ad arruolarsi in Salvador contro gli
imperialisti. E pensa che prepotenti gli Americani. Un loro aereo ha
sorvolato Cuba lanciando volantini, non ha risposto ai ripetuti inviti di
andarsene, è stato abbattuto e gli Americani hanno pure osato protestare e
hanno rotto i coglioni a tutti convocando il Consiglio di Sicurezza. Ci
sono proprio due pesi e due misure! Che schifo! Peccato che gli aerei
abbattuti siano stati due, che i loro pezzi sono arrivati fino in Florida,
tanto volavano sopra Cuba, che non c'è stato nessun preavviso (ho letto la
trascrizione dei dialoghi dei piloti) e che non avevano neanche un
volantino a bordo, dato che si erano levati in volo per salvare dei
naufraghi. Volete lavorare nell'ONU? Dovete avere almeno qualche annetto di
esperienza nelle ONG, sennò il curriculum non ve lo guardano nemmeno. Le
ONG. Quelle che finanziano Agnoletto e Casarini. Quelle dove c'è quel tipo
che dice che è meglio il burkha di una tipa scosciata che lavora per le TV
capitaliste.
Realizzo di colpo che la IV Internazionale esiste. Essa agisce già per il
nostro bene.

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